La Fattoria Magno-Greca del III secolo a.C. si trova nella "Difesa di Andriace", che nel l'800 costituiva il bosco più importante della costa jonica lucana ed era circondata da latifondi, come le cosiddette "Terre di Papaciommo" (toponimo di probabile origine bizantina). Sono presenti sorgenti ricche di acqua che alimentano i cosiddetti fossi che confluiscono nei fiumi Agri e Cavone. La natura dei terreni e il loro andamento pianeggiante in età preromana, avevano costituito un grande motivo di attrazione per i coloni greci che, dal VII al V sec. a.C. avevano realizzato partendo dalla costa Jonica e nel raggio di azione del centro abitato greco, al "Chora", una vasta opera di appoderamento del territorio con una rete di canalizzazione e di strade. Con la fine del III sec. a.C., periodo di trasformazione territoriale, venne edificata la fattoria Magno Greca con tipologia di casa a corte, cioè dotata con pochi ambienti per l'abitazione delle famiglie dei coltivatori e ampi spazi adibiti alla lavorazione dei prodotti.
Attualmente ricostruita con tecniche all'avanguardia, la "Magno-Greca", rappresenta da una parte la testimonianza rara di una struttura rurale, anticipatrice delle più sofisticate forme della villa romana, di quelperiodo, dall'altra è in corso un progetto di recupero ambientale in chiave storico-ecologica e sopratutto archeologica, per la valorizzazione storico-paesaggistica se si considera la suggestiva bellezza culturale del luogo e la presenza della macchia mediterranea, che rappresenta il vero e proprio elemento di caratterizzazione del paesaggio storico di quest'area della Lucania. Al fine di realizzare un'iniziativa turistico-culturale, il Comune di Montalbano Jonico ha sottoscritto un accordo di collaborazione con la AKIRIS, una società che gestisce e promuove le offerte turistiche locali.